Una simulazione pubblicata su “Advances in Space Research“, condotta da William Farrell del Goddard Space Flight Center della NASA, ha rilevato che i satelliti naturali di Marte “elettrizzati” dalle eruzioni solari potrebbero costituire un problema per le future missioni sul Pianeta Rosso. Se le due lune Fobos e Deimos verranno utilizzate come basi iniziali per l’esplorazione del pianeta, i rischi sono i seguenti: scosse elettriche per gli astronauti e danni ai sistemi elettronici dei dispositivi.
Secondo la ricerca le particelle elettricamente cariche espulse dal Sole durante le eruzioni, trasportate dal vento solare, potrebbero infatti caricare elettricamente la superficie delle due lune.
Fobos, il maggiore e il più interno dei due satelliti naturali, viene considerato una possibile base iniziale per l’esplorazione umana di Marte, perché la sua debole gravità rende più facile lo sbarco per l’uomo.