Dal 23 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018 si svolgerà ad Orvieto la 29ª edizione del Presepe nel Pozzo, il singolarissimo evento natalizio del Pozzo della Cava, ospitato nei sotterranei di Via della Cava, nel cuore più antico del quartiere medievale. Prosegue con questo allestimento il ciclo dei “testimoni” inaugurato lo scorso anno e caratterizzato da alcuni personaggi secondari che raccontano il primo Natale dal loro insolito punto di vista. Quest’anno la narratrice d’eccezione sarà Zohara, l’asina della casa di Maria: sarà lei a raccontarci la gravidanza della sua giovane padrona e i primi vagiti di Gesù; saranno le sue parole ad accompagnarci lungo le grotte del Pozzo della Cava, ricche di ritrovamenti archeologici etruschi, medievali e rinascimentali.
L’asina dal potere di vedere e sentire gli angeli accompagnerà i visitatori, attraverso alcune tappe fondamentali della vita di Maria, fino alla scena della Natività come la visse Zohara, la prima e unica testimone di quella nascita straordinaria. Non mancheranno, naturalmente, i personaggi meccanici a grandezza naturale, eseguiti da professionisti degli effetti speciali teatrali e cinematografici, che hanno reso famoso l’evento natalizio, soprattutto dopo l’introduzione degli animatroni realizzati appositamente dall’artista marchigiano degli effetti speciali e dei parchi a tema Andrea Giomaro. Ogni anno il presepio-evento di Orvieto affronta, con allestimenti sempre nuovi e suggestivi effetti scenici, tematiche differenti, spaziando dai Vangeli apocrifi ai miti ebraici precristiani, senza trascurare le tradizioni e una precisa ricostruzione storica di usi e costumi della Palestina del primo secolo. Il visitatore si trova fisicamente dentro la scena, accanto ai personaggi, sia nell’itinerario dei sotterranei con le scene introduttive, sia nell’ultima grande grotta etrusca, alta ben 14 metri, dove, attraverso un percorso a spirale dal basso in alto, può ammirare la scena conclusiva del Presepio, quest’anno, accompagnata da una stupenda ninnananna registrata appositamente per l’evento. Sarà una riedizione “angelica” di un bellissimo brano di Grazia Di Michele, frutto di una collaborazione tra l’artista e il curatore del presepio nata in occasione di Orvieto in Fiore 2015, quando le grotte del Pozzo della Cava ospitarono una mostra di ceramiche, fiori e abiti ispirati al brano «Io sono una finestra», portato a Sanremo assieme a Mauro Coruzzi e scritto a quattro mani assieme al poeta orvietano Raffaele Petrangeli. Si tratterà di un allestimento singolare e con qualche intensa sorpresa, un vero e proprio trampolino di lancio per il 30° allestimento del prossimo anno, quando all’interno del pozzo tornerà a volare l’angelo di luce.
Il complesso ipogeo del Pozzo della Cava, che ospita l’evento sin dalla sua prima edizione, è stato riportato alle luce tra il 1984 e il 2003 e reso fruibile soltanto con l’impegno della famiglia che ne è proprietaria, senza alcun contributo pubblico. Il grande pozzo, che dà il nome alla struttura, è profondo 36 metri e fu fatto scavare da papa Clemente VII sfruttando un preesistente pozzetto etrusco ancora ben visibile. I nove sotterranei che ne costituiscono il percorso di visita ospitano diversi ritrovamenti archeologici, come resti di tombe, cunicoli e una cisterna di epoca etrusca; una cantina e alcuni “pozzi-butto” del periodo medievale. Molto interessanti anche i locali adoperati nel Medioevo e nel Rinascimento per produrre ceramica: sono state ritrovate due fornaci per la cottura dei manufatti, alcuni utensili e numerosi scarti di lavorazione in terracotta e maiolica, gettati perché presentavano dei difetti di forma o di decorazione.
La particolare cura dell’allestimento permetterà di poter ammirare agevolmente i ritrovamenti archeologici anche durante lo svolgimento del presepio, che resterà aperto fino a domenica 7 gennaio 2018 con orario continuato dalle 9 alle 20. I visitatori potranno anche godere dei primi cambiamenti nell’allestimento della parte museale del Pozzo della Cava, che vedrà una riapertura con il restyling completato il 2 febbraio 2018.