Il tramonto che ieri ha accarezzato il cielo ha inevitabilmente tenuto tutti con il naso all’insù suscitando un generale sentimento di stupore e forti emozioni.
Pennellate di rosso e richiami di giallo hanno attratto l’attenzione e rapito gli occhi di milioni di persone, che hanno scattato memorabili fotografie immortalando l’incredibile “ritratto” del cielo.
In molti hanno creduto che i caldi colori siano stati generati dall’inquinamento atmosferico, ma Maurizio Maugeri, fisico dell’atmosfera dell’Università di Milano, ha smentito l’ipotesi.
«No, erano nubi troppo alte che stazionavano verso il limiti della stratosfera e l’inquinamento in questa caso non è la causa del loro effetto spettacolare – ha spiegato l’esperto, continuando che – si è creata una condizione particolare dovuta alla diffusione del vapore acqueo – precisa Maugeri – per cui la luce del sole al tramonto attraversando i cristallini produceva colori e disegni straordinari simili alle nubi lenticolari che però in genere si presentano separate. L’inquinamento agisce a livelli più bassi e poi negli ultimi giorni una ventilazione discreta sulla Val Padana ha abbassato i livelli inquinanti, quindi non può generare conseguenze simili».