E’ in vigore dallo scorso 1° ottobre il divieto di accesso e circolazione per auto e motoveicoli nella città di Napoli in determinati giorni della settimana e fasce orarie: il divieto è valido il lunedì, il mercoledì e il venerdì in due fasce orarie, dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30. In deroga a tale divieto possono circolare diverse categorie di veicoli o condotte da particolari categorie di guidatori, ad esempio le auto euro 4 o alimentate a gpl e metano, ciclomotori e motoveicoli a 4 tempi, o a 2 tempi se euro 2 e i veicoli elettrici ad emissione nulla, così come gli autoveicoli che trasportano diversamente abili. Viene incentivato inoltre il cosiddetto car pooling, con la possibilità di circolare per le auto con almeno tre persone a bordo, esclusi euro 0 ed euro 1.
Secondo Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale campano dei Verdi il problema del superamento della soglia limite di polveri sottili a Napoli “è legato solo in parte alla circolazione delle auto“: “Napoli è una delle pochissime città al mondo, forse l’unica, ad avere all’interno del tessuto cittadino sia l’aeroporto che il porto. In particolare – spiega all’Adnkronos – il primo elemento di inquinamento della città di Napoli sono le navi che attraccano al porto, terzo in Italia per arrivo di navi da crociera. E’ per questo che da tempo chiediamo l’elettrificazione del porto, sul quale spinge anche il Comune, e ribadiamo la richiesta soprattutto in vista delle Universiadi del 2019, quando il villaggio che ospiterà gli atleti sarà rappresentato proprio da 3 navi da crociera attraccate al porto“.