Smog, situazione drammatica in pianura Padana. Il Comune di Torino ai cittadini: “non aprite porte e finestre”

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Smog – “Evitare di aprire porte e finestre“. E’ l’invito del Comune di Torino dopo che la concentrazione di Pm10 è schizzata a 114 mcg/mc, oltre il doppio del limite (50). “In una situazione cosi’ critica” l’assessorato all’Ambiente invita i cittadini ad adottare una “serie di precauzioni: Evitare attività fisica e prolungata all’aperto e, in particolare per anziani, bambini e soggetti con patologie cardiorespiratorie, rimanere il più possibile in ambienti chiusi, evitando anche di aprire porte e finestre“. Per gli spostamenti a piedi o in bicicletta, l’esortazione del Comune di Torino e’ di “farlo per il più breve tempo possibile muovendosi lontano dalle vie più trafficate“. Da ieri a Torino e’ bloccato, dalle 8 alle 19, il traffico di tutte le auto private fino ai diesel Euro 4 compresi, ma sabato il divieto sara’ con ogni probabilità esteso agli Euro 5. “Le misure restrittive adottate in questi giorni – spiega l’assessore comunale all’Ambiente Alberto Uniarispondono in primo luogo alla necessita’ di tutelare la salute di tutti. Per questo motivo, pur consapevole che occorra sopportare qualche disagio, raccomando di rispettare le disposizioni relative alle limitazioni al traffico e, per quanto riguarda il riscaldamento degli ambienti, ricordo che la temperatura non dovrebbe superare i 19 gradi (con tolleranza di 2 gradi) nelle abitazioni e in spazi ed esercizi commerciali. Per evitare sprechi di energia e ulteriori emissioni inquinanti – conclude l’assessore Uniaconsiglio inoltre di tenere le porte chiuse“.

Anche il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato la situazione d’emergenza provocata dallo smog (nel capoluogo meneghino da martedì è attivo il blocco del traffico per i veicoli più inquinanti e l’obbligo di abbassare di un grado la temperatura delle abitazioni): “si tratta di una situazione intollerabile, per cui servono misure strutturali. Nel weekend sarò a Parigi per il vertice delle città C40, le metropoli mondiali e penso che a valle di questa due giorni di lavoro verranno fuori delle proposte di lungo termine, che potrebbero cambiare radicalmente la situazione della citta’ in termini di tipologie di auto, di mezzi anti inquinamento. L’unica via che vedo e’, da un lato condividere questa battaglia con le grandi citta’, dall’altro qualcosa che non sia un buttar la palla avanti, ma dia i tempi giusti alla citta’ per adeguarsi“. Questa battaglia il sindaco di Milano la vorrebbe condividere in particolare “con le citta’ europee che si stanno impegnando sul tema dell’inquinamento, come Londra e Parigi“.

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