Sono arrivate in Italia 5 anni fa, disperdendosi a macchi d’olio ed invadendo letteralmente le campagne del nord Italia, sino a distruggere, nell’ultimo anno, il 40% del raccolto. Più resistenti delle “nostrane”, le cimici asiatiche sono in grado di volare per 2 km al giorno, riproducendoci velocemente. Una madre, infatti, può depositare sino a 285 uova l’anno. La diffusione della Halymorpha halys, questo il loro nome scientifico, di color grigio e marrone, che raggiunge una lunghezza di 1,5-1,7 cm, è favorita da un autunno particolarmente caldo, con la moltiplicazione degli esemplari che, nel nostro Paese, non hanno antagonisti naturali, provocando una notevole percentuale di frutti deformi, con conseguente deprezzamento o non commerciabilità dei prodotti.
Ora si teme che, col freddo dei prossimi giorni, questi insetti possano cercar rifugio, oltre che in cassette e anfratti riparati, per poi raggiungere, in primavera, le piante per alimentarsi, accoppiarsi e deporre le uova, anche nelle abitazioni del Nord Italia. Come evitare che ciò avvenga? Gli insetticidi si rivelano poco efficaci, necessitano di ripetute applicazioni e, se utilizzati in modo incontrollato nelle case, sono dannosi per le persone. Utilizzateli, al massimo, per il trattamento esterno degli infissi, nei cassonetti di serramenti solo se si lascia l’abitazione per alcuni giorni o in ambienti come magazzini, solai, garage.Per impedire l’ingresso delle cimici asiatiche nelle abitazioni, collocate zanzariere o reti anti-insetto alle finestre, attorno ai comignoli dei camini non in uso, sulle prese d’aria o alle finestre dei sotterranei e sigillate, dove possibile, crepe, fessure e accessi che consentono il passaggio di questi insetti (es. tubazioni, canalizzazioni, feritoie, profilati ecc).
Avvaletevi di strumenti di pulizia della casa a vapore per stanare gruppi di cimici annidati nei cassonetti, in infissi e tubature, impiegando l’aspirapolvere per raccogliere quelle che si trovano in posti più facilmente raggiungibili (es. soffitte o verande) o bombolette ghiaccio spray per farle cadere a terra. Non liberate le cimici asiatiche all’esterno ma immergete il contenitore utilizzato per raccoglierle in una bacinella d’acqua saponata per alcuni minuti. Esso impedirà loro di galleggiare, causandone un rapido annegamento per poi smaltirle nei contenitori dell’organico. Non gettatele mai nel water in quanto l’acqua presente, se non saponata, non è sufficiente per annegarle. Le cimici asiatiche che non sono assolutamente pericolose per l’uomo e che, al massimo, possono emettere un odore sgradevole, sono solo l’ultimo parassita inedito per l’Italia dove, nel tempo, sono arrivati, giusto per citarne alcuni, Popillia japonica, Drycosmus kuriphilus e Xylella.