Si dimezza il ‘cratere’, ovvero l’area colpita dal sisma del 2012 in Emilia. Infatti, la ricostruzione in 29 Comuni, su un totale di 59, e’ terminata o in fase molto avanzata, tanto da essere compatibile con le attivita’ ordinarie delle amministrazioni locali. Gli sforzi si concentreranno nei restanti 30 Comuni, che presentano ancora problematiche di una certa consistenza. Dopo il dimezzamento, continuano ad essere compresi nel cratere 15 Comuni del Modenese, 6 del Ferrarese, 5 del Reggiano e 4 del Bolognese. Il tema e’ stato affrontato oggi nella riunione del Comitato istituzionale per il Terremoto del 2012 (costituito dai sindaci dei comuni colpiti), convocato oggi in Regione, a Bologna. “Si tocca con mano il lavoro fatto- ha spiegato il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini – e come riconosciuto da piu’ parti nel maggio scorso, in occasione dei 5 anni dal Terremoto, si inizia a intravedere il traguardo finale lungo la strada che ancora resta da percorrere. Il nostro impegno crescera’ ancora, ma in modo piu’ selettivo e mirato: gia’ lo scorso anno e’ stato fatto un primo sforzo e per il 2018 – ha concluso il numero uno della giunta regionale – abbiamo proposto al Governo la riduzione del cratere, per norma primaria, del numero dei Comuni colpiti. Ora ci concentreremo nelle zone e nei territori che hanno maggiormente bisogno”. La proposta di restringimento del cratere e’ stata gia’ inviata al Governo e sara’ oggetto di un’ordinanza commissariale. Il provvedimento, in continuita’ con quanto fatto nel 2016, arriva dopo aver tracciato una fotografia esatta di quanto realizzato e di cio’ che resta da fare. Oltre a quella privata, relativa ad abitazioni e imprese, nelle rilevazioni si e’ tenuto conto, rispetto ad un analogo monitoraggio dello scorso anno, anche dell’impegno per la ricostruzione pubblica e della complessita’ degli interventi nei centri storici colpiti dal sisma.