Prima vittima in Irlanda a causa di Ophelia, l’uragano ‘anomalo’ che, dopo essersi formato in mezzo all’Atlantico, si e’ diretto verso il settore orientale dell’oceano. Superate le isole Azzorre portoghesi, l’uragano e’ stato declassato a tempesta ma si sta avvicinando all’Irlanda dove ha già causato una vittima.
Circa 120mila case sono senza corrente elettrica e ci vorranno giorni, ha fatto sapere la societa’ che gestisce la rete, per ripristinarla.
Decine di persone, invece, sono morte nelle ultime ore in Spagna e Portogallo nell’ondata di incendi, alimentati dalle alte temperature e dai forti venti causati dal passaggio dell’uragano. Il numero dei decessi potrebbe salire, poiché ci sono aree colpite che le autorità non sono ancora state in grado di raggiungere.
Irlanda – Una donna è morta nella località di Aglish, nel West Waterford. Come riferisce l’emittente RTE, un albero è crollato sull’auto della vittima, deceduta sul colpo. Le autorità irlandesi hanno ordinato la chiusura delle scuole e invitato i cittadini a rimanere in casa. “La sicurezza delle persone è la nostra maggiore preoccupazione“, ha scritto su Twitter il premier Leo Varadkar. Circa 130 voli in partenza dall’aeroporto di Dublino sono stati cancellati, mentre oltre 22mila persone sono rimaste senza elettricità nelle aree meridionali del Paese.
Portogallo – Il numero maggiore di vittime, salito a 31, è in Portogallo. Ad essere maggiormente colpiti sono il nord e il centro del Paese, secondo quanto ha comunicato la Protezione Civile. Le autorità hanno fatto appello a tutti i cittadini di tentare di combattere le fiamme dal momento che i vigili del fuoco non possono essere schierati in tutte le aree. Tra i distretti più colpiti quelli di Coimbra e Castela Branco e Viseu, nel nord. Nel mese di giugno, almeno 63 persone erano morte in un violento incendio che aveva devastato le foreste attorno a Pedrogao Grande, 160 km a nord di Lisbona.
La protezione civile non sa quando sarà in grado di controllare la situazione e ha parlato di 65 focolai attivi, di cui 32 particolarmente intensi.
Galizia – Situazione critica anche nella regione della Galizia, nel nord della Spagna, dove le vittime sono almeno 4. Il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha espresso le sue condoglianze su Twitter e ha ringraziato “tutti coloro che lavorano per spegnere le fiamme e aiutare la popolazione”. “Mi sto recando in Galizia”, ha scritto sul social network. Secondo quanto reso noto dai media spagnoli, due donne sono morte ieri in un furgone mentre cercavano di sfuggire alle fiamme nel comune di Nigrán (Pontevedra). Una terza persona, un uomo di 67 anni, è invece deceduto a Carballeda de Ourense (Ourense) mentre cercava di spegnere le fiamme che avevano circondato la sua casa.
Complessivamente, durante il fine settimana, circa 200 incendi si sono sviluppati in Galizia, di cui 132 solo domenica. Attualmente sono 15 gli incendi che costituiscono un pericolo per la popolazione.