Dalla forma di una gigantesca pera, pesante non più di un chilogrammo, la zucca butternut è particolarmente diffusa nei paesi anglosassoni, specie negli Usa e del sud Africa. Secondo alcuni è stata creata dalla stazione sperimentale di Waltham (Massachusetts) negli anni 40, incrociando varie zucche esistenti; aecondo altri, invece, ha visto la luce già 10 anni prima, grazie ad un contadino chiamato Charles Leggett che, dopo aver notato che il mais, coltura principale della zona, non aveva mercato, pensò bene di racimolare qualche soldo in più coltivando zucche. Poco nota in Italia, la zucca butternut è un tripudio di proprietà benefiche. Ricca di betacarotene e vitamina A, è preziosa per la vista, rallenta l’invecchiamento, esercita un’azione antitumorale, rafforza i capelli ed esercita un’azione rigenerante ed emolliente sulla pelle; contenendo magnesio, è essenziale per il benessere cerebrale e per il corretto funzionamento del sistema cardiovascolare e nervoso.
Ipocalorica, antianemica, contiene calcio e fosforo, coinvolti nel metabolismo energetico e nel corretto funzionamento del sistema scheletrico, oltre che moltissime fibre che stimolano la motilità intestinale, tengono a bada la glicemia e il colesterolo, contrastano la stitichezza e donano un senso di sazietà prolungato. Diuretica, riduce i liquidi in eccesso, il rischio di aterosclerosi e diabete ed è consigliata nelle dieta dimagranti. La zucca butternut si conserva a lungo in un luogo fresco,asciutto e buio. Nonostante venga raccolta tra settembre e ottobre, infatti, le sue proprietà restano inalterate sino all’anno successivo. Come consumarla? Essendo estremamente versatile, si può utilizzare bollita, al forno o come ingrediente di gustose insalate.