2 novembre, Festa dei Morti: le origini storiche

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Il 2 novembre, Festa dei Morti, è il giorno dedicato dalla Chiesa alla Commemorazione di tutti i fedeli defunti, in latino Commemoratio Omnium Fidelium Defunctorum. Ma quali sono le origini storiche di questa festa? La commemorazione dei fedeli defunti appare già nel secolo IX, in continuità con l’uso monastico del secolo VII di consacrare un giorno completo alla preghiera per tutti i defunti. Amalario, nel secolo IX, poneva già la memoria di tutti i defunti successivamente a quelli dei Santi che erano già in cielo. La festività, però, venne celebrata per la prima volta nel cristianesimo intorno al X secolo. A quel tempo, a Sant’Odilone, abate di Cluny, molto devoto delle anime del Purgatorio, al punto che tutte le sue preghiere, sofferenze, penitenze, mortificazioni e messe venivano applicate per la loro liberazione, uno dei suoi confratelli, di ritorno dalla Terra Santa, raccontò di essere stato scaraventato da una tempesta sulla costa della Sicilia, dove incontrò un eremita che, a sua volta, gli parlò di grida e voci dolenti delle anime purganti provenienti da una grotta insieme a quelle dei demoni che gridavano contro lui.

L’abate Odilone, allora, ordinò a tutti i monaci del suo Ordine cluniacense di fissare il 2 Novembre come giorno solenne per la commemorazione dei defunti. Era l’anno 928 d. C e l’abate varò una legge che imponeva a tutti i monasteri della sua congregazione di far suonare le campane con rintocchi funebri dopo i vespri del 1 novembre. A partire dal XIII secolo, con il nome di “Anniversarium Omnium Animarum”, la festa era ormai riconosciuta da tutta la Chiesa Occidentale, apparendo per la prima volta in veste ufficiale nell’Ordo Romanus del XIV secolo.

Il giorno non é considerato festivo, ma é senza dubbio molto sentito dalla popolazione italiana, che viaggia spesso verso i propri luoghi di origine per portare fiori e lumini a parenti ed amici scomparsi. Non è per noi un giorno di lutto, bensì una giornata felice: i cimiteri si riempiono di fiori, soprattutto crisantemi, mentre tavole e credenze di ogni casa si riempiono di cesti di frutta, dolci, cioccolato e caramelle; un modo felice, soprattutto per i più piccoli, di ricordare i propri cari.

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