Autunno, tempo di funghi: come riconoscerli ed evitare le intossicazioni

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Di funghi si muore oggi come in passato ma bastano semplici regole per gustare senza problemi questi frutti così prelibati della terra. Le intossicazioni da funghi osservano una precisa stagionalità, coinvolgono intere famiglie (è facile che tutti mangino gli stessi funghi), esordiscono con sintomi apparentemente non allarmanti e spesso intercorre un periodo di latenza tra l’ingestione e la comparsa della sintomatologia.Tra i principi attivi tossici che non si inattivano con la cottura o la bollitura: fallatossine, amatossine, onellanina, norleucina, giromitrina.Tra i sintomi più comuni da intossicazioni: mal ditesta, forti dolori addominali, nausea spesso accompagnata da vomito, diarrea, eccessiva sudorazione.

Sin dalla comparsa dei primi sintomi occorre recarsi al pronto soccorso più vicino mantenendo la calma … calma che vi servirà per ricordare il tipo di fungo ingerito, la quanittà, il tempo intercorso tra l’ingestione e la comparsa dei sintomi, le bevande assunte subito dopo dal soggetto.

Possibilmente portate con voi un campione del fungo potenzialmente velenoso (anche se cotto) oppure i residui gettati in pattume durante le operazioni di pulitura e non affidatevi mai al fai da te. Non assumete farmaci, neppure quelli per calmare la diarrea o antiametici, non bevete bevande alcoliche né latte.

La prevenzione resta l’arma più importante contro le intossicazioni. Se non siete esperti, fate controllare i vegetali raccolti presso i servizi di riconoscimento micrologico, presso il servizio di igiene pubblica di quasi tutte le Asl italiane, gratuiti per tutti i cittadini. Non riponete i funghi sospetti nella stessa cesta dove si trovano quelli sicuramente innocui, non raccogliete funghi ancora piccoli in quanto è meno facile capire di che tipo si tratta. Non consumate funghi in quantità abbondanti e in pasti ravvicinati oppure crudi o non adeguatamente cotti. Devono astenersi dal consumo i bambini piccoli e le donne in stato di gravidanza o allattamento.

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