Uno studio condotto presso la Duke University da un’esperta, Elika Bergelson, ha rilevato che i bambini, ancor prima dell’anno di vita conoscono il significato di diverse parole (specie quelle relative a cibi e parti del corpo) e riconoscono parole tra loro correlate (ad esempio macchina e passeggino).
La nuova ricerca, pubblicata sulla rivista PNAS, dimostra che i piccoli sono capaci di associare parole tra loro in qualche modo correlabili e che piu’ sono esposti alle parole di oggetti presenti di fronte a loro, più il loro ‘vocabolario’ e’ ricco.
Lo studio si è svolto in due fasi: prima sono state mostrate a neonati coppie di oggetti sullo schermo di un computer, mentre la mamma doveva nominare uno solo degli oggetti comparso al video. Se la coppia di oggetti di fronte al bebè era correlata lo sguardo del piccolo si spostava più rapidamente tra i due oggetti sul video sentendo la mamma nominarne uno; ciò non accadeva per per oggetti non correlati. In seguito gli esperti hanno registrato video e audio di momenti normali della giornata del bambino e misurato quantità e qualità delle parole cui il piccolo è esposto nel quotidiano.
Si è scoperto che il bambino impara meglio il significato di una parola quando l’oggetto nominato è presente nel suo campo visivo; mentre l’apprendimento di una parola che non corrisponde a un oggetto per lui visibile nel quotidiano è più complessa.