Sempre più frequentemente ci si imbatte nel termine “Digital Energy” ad indicare la possibilità di utilizzare le tecnologie digitali per “controllare” i consumi di energia. In realtà, dietro questo termine si nasconde molto di più: l’uso di tecnologie digitali avanzate interessa tutte le fasi della filiera dell’energia, dalla produzione alla vendita, l’impiego potenziale del digitale va ben oltre il solo controllo
Nella prima edizione del Digital Energy Report – redatto dall’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano, diretto dal professor Vittorio Chiesa, che verrà presentato giovedì 23 novembre alle 9.30 al Campus Bovisa (Aula Magna Carassa Dadda, BL 28, via Lambruschini 4) – l’analisi si focalizza sull’applicazione di soluzioni digital nello Smart Energy & Grid, nel Smart Manufacturing e nello Smart Building. Per ciascuno di questi ambiti si definiscono le architetture maggiormente diffuse, classificate in base alla complessità tecnologica e alle funzionalità offerte, e viene presentata un’analisi costi/benefici, energetici e non. Tre sono le “famiglie tecnologiche” prese in esame: una prima, che consente di raccogliere dati sulle condizioni di funzionamento di un dispositivo; una seconda, che permette la trasmissione dei dati; infine tecnologie che possono valorizzare i dati raccolti, come ad esempio strumenti di Big Data Analytics.
Il Digital Energy Report riporta poi una panoramica sugli attori attivi nella Digital Energy: a fianco di uno studio estensivo sulle principali startup italiane e internazionali che offrono soluzioni Digital, si presentano i possibili modelli di business degli incumbent (Utilities, ESCo, Software House, IT provider…) sottesi allo sviluppo del mercato, ponendo particolare attenzione alle problematiche di gestione del transitorio di cambiamento e alle strategie per affrontarlo.
Seguiranno tre tavole rotonde a cui parteciperanno le imprese partner della ricerca.