E’ avvenuto ieri sera il lancio del nuovo missile balistico intercontinentale (Icbm) Hwasong 15: successivamente il leader della Corea del Nord Kim Jong-un ha rivendicato che Pyongyang è “ora una potenza nucleare in grado di colpire qualsiasi punto dell’intero continente nord americano“.
Se venisse confermato che il missile Haswong-15 è in grado di colpire qualsiasi obiettivo ad oltre 13.000 km di distanza (Washington si trova a 11.000 km dalle rampe di lancio) si tratterebbe di un missile alla pari con quelli di Stati Uniti e Russia. Il “LGM-30 Minuteman III” statunitense ad esempio ha una gittata di 13.000 km, la stessa dell’ “SS-7 Saddler” russo.
L’intelligence della Cores del Sud inoltre non esclude la possibilità che la Corea del Nord effettui il settimo test nucleare a stretto giro dal lancio del nuovo missile visto come “avanzamento” dei suoi vettori balistici intercontinentali: lo hanno spiegato i vertici della National Intelligence Service (Nis), in un’audizione al parlamento di Seul.
“Condanno con forza il nuovo test missilistico della Corea del Nord. E’ un ulteriore violazione di numerose risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu, che mina la sicurezza regionale e internazionale“: lo dichiara in una nota il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che ribadisce l’appello a Pyongyang ad “astenersi da ulteriori provocazioni e abbandonare i suoi programmi missilistici e nucleari“.
