Le tracce del viaggio in Italia di quattro illustri viaggiatori d’epoca: Mary Shelley, il Marchese De Sade, Herman Melville e J.W Goethe. Le segue lo scrittore britannico Tobias Jones nella nuova serie “Travelogue, destinazione Italia” in onda da lunedì 27 novembre alle 21.10 su Rai Storia. Tobias Jones – attraverso i diari di viaggio, le raccolte (i “Travelogue”, in inglese), le lettere, gli scritti e le loro pubblicazioni di viaggio e non solo – ripercorre una delle tappe del Grand Tour di ognuno dei quattro viaggiatori. Il Grand Tour, il viaggio di istruzione e formazione fondato da Elisabetta I d’Inghilterra – ma che le sue radici sin nei pellegrinaggi medievali – fu di gran voga tra gli europei soprattutto tra 1700 e 1800: un viaggio che portava la giovane aristocrazia europea in giro per l’Europa continentale e che aveva come meta finale, sempre, l’Italia.
Protagonista del primo episodio è Mary Shelley: per lei il Nord Italia fu la porta d’accesso al nostro Paese ma anche la via di ripartenza verso la sua patria, l’Inghilterra, al termine del suo singolare e tragico Grand Tour – nel 1823.
Molti conoscono Mary Shelley per aver scritto “Frankenstein”, ma pochi conoscono il forte legame che esiste tra l’Italia e la scrittrice che fu testimone del clima politico durante i Moti Risorgimentali. Partendo dal Cimitero Acattolico di Roma, dove sono sepolti un figlio, il marito e alcuni amici intimi di Mary Shelley, Tobias Jones, attraverso le pagine dei Travelogue e delle opere letterarie della scrittrice inglese, segue le sue traccea Genova e sulla costa ligure-toscana (Sarzana, San Terenzo, Viareggio): ultime tappe del suo Grand Tour, finito tragicamente con la morte di suo marito Percy B. Shelley per mare proprio mentre cercava di raggiungere con la sua barca il “Golfo dei Poeti”.
“Travelogue” è realizzato da Fish-Eye Digital Video Creation (già produttrice di Under Italy, Fumettology e Ghost Town) per Rai Storia, ““Travelogue, destinazione Italia” è un programma scritto da Clarissa Montilla, Alessio Guerrini e Dario Marani. Regia di Dario Marani.