Trovati sui monti della Sila i resti di un cugino del mammut: “La scoperta potrebbe riscrivere la storia della Calabria”

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Rinvenuto sui monti della Sila cosentina, in Calabria, lo scheletro completo, il primo in Italia, di ‘Elephas Antiquus‘, il ‘cugino‘ del mammut. La scoperta è avvenuta nell’ambito della campagna di scavi condotta da ricercatori e archeologi dell’Universita’ del Molise, coordinati da Antonella Minelli. I reperti sono stati trasferiti nel laboratorio di Archeologia dell’Unimol.

Si tratta di un rinvenimento eccezionale, una scoperta fortuita che potrebbe in parte riscrivere la storia della Calabria settentrionale. Secondo le prime valutazioni, il gigantesco animale, dell’altezza di 4 metri al garrese, sarebbe morto sulle sponde del lago Cecita per cause naturali. Nella zona non sono stati infatti trovati elementi che facciano pensare alla presenza di antichi cacciatori, ma le indagini nell’area sono solo all’inizio,” spiegano dall’ateneo molisano.

Grazie ai fondi messi a disposizione dal Segretariato regionale Mibact per la Calabria, Soprintendenza archeologia, Belle arti e paesaggio per le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone, Comune di Spezzano della Sila e Parco Nazionale della Sila, al momento sono stati asportati dal sito solo una zanna, un molare e altri frammenti, che nei prossimi mesi saranno sottoposti a pulizia, consolidamento e restauro presso il laboratorio archeologico dell’Ateneo molisano diretto da Carlo Ebanista.

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