I media locali, che citano il Ministero della Difesa argentino, rendono noto che sono stati rilevati 7 tentativi di chiamate satellitari provenienti dal sottomarino argentino disperso nell’Atlantico, tra le 10 del mattino di sabato e le 3 del pomeriggio. E’ quindi scattata una perlustrazione aerea e marina che si avvale dell’aiuto di Brasile, Regno Unito e Stati Uniti.
Al momento si sta tentando – con la collaborazione di una società americana specializzata – di utilizzare i segnali per determinare la posizione del sottomarino scomparso al largo della Patagonia con 44 persone a bordo. Le chiamate, di una durata tra i 4 e i 36 secondi, sono state registrate tra le 10:52 e le 15:42 in diverse basi della Marina, ma non sono riuscite a stabilire una connessione.
Enrique Balbi, portavoce della Marina, ha dichiarato alla televisione pubblica che la forza e l’altezza delle onde dell’Oceano Atlantico potrebbero indebolire il segnale proveniente dal sottomarino. Le sue ultime coordinate, ha fatto sapere il ministero della Difesa argentino, lo individuavano nel Golfo San Jorge, 240 miglia nautiche (432 chilometri) al largo della costa, nel sud-est della penisola di Valdes, a circa 1.300 chilometri a sud di Buenos Aires.
Il San Juan è appartiene alla classe TR-1700 alimentata da motori diesel ed elettrici. Stava tornando da una missione di routine da Ushuaia, vicino alla punta estrema del Sud America, alla sua base nel Mar del Plata, a 400 km a sud di Buenos Aires. Era partito 11 giorni fa dalla base di Mar del Plata diretto proprio ad Ushuaia dove ha trascorso 3 giorni prima di invertire la rotta. Il sottomarino è entrato in servizio nel 1983 ed è stato ammodernato tra il 2007 ed il 2014 per prolungare la sua vita operativa di 30 anni.