Diego Pignatelli, giovane agricoltore e allevatore, presidente della Pro loco di Castelluccio di Norcia, racconta all’ANSA i suoi 12 mesi trascorsi da sfollato nella propria terra: “E’ stato un anno molto duro e ai disagi del terremoto si sono sommati i ritardi della burocrazia e la sensazione di essere rimasti soli, almeno per noi di Castelluccio di Norcia“. “I caseifici dovevano essere pronti gia’ da mesi ma ancora non sono stati realizzati: nelle ultime ore ci hanno assicurato che verranno costruiti a breve. Me lo auguro, altrimenti saremo costretti a chiudere la nostra impresa, la scelta sara’ o mangiare noi o far mangiare le nostre 200 pecore“.
Ai disagi si aggiunge la siccità, “che per Castelluccio e’ cosa rara e che ci ha fatto perdere circa il 30% del raccolto della lenticchia“. La speranza per il futuro è che quando si tornerà “sul Pian Grande qualcosa sara’ stato fatto, cosi’ che anche per noi di Castelluccio comincera’ una nuova fase della nostra vita“.