Secondo il presidente del Consiglio, nelle zone colpite dal terremoto “abbiamo bisogno di far fronte all’emergenza, di ripristinare l’antico, di far tornare alla loro bellezza i borghi del centro Italia ma dobbiamo anche di scommettere sul futuro“. Il premier Gentiloni è presente oggi a Campli, vicino a Teramo, in occasione dell’inaugurazione di un cantiere della banda ultralarga. “Si deve lavorare e parlare anche del futuro. Guardiamo al domani per fare forti le aree colpite dal terremoto“.
Per il capo del governo il futuro dell’economia si giochera’ sull’innovazione, per questo si deve “colmare il digital divide e recuperare il ritardo accumulato negli ultimi decenni“. Portare la fibra “in migliaia di comuni italiani” e’, ribadisce, “un obiettivo straordinario perche’ consentira’ all’intero sistema economico di progredire e perche’ dara’ lavoro a migliaia di persone”.
Certo, riconosce, il progetto e’ ambizioso per questo l’appello che lancia e’ di nuovo all’unita’: “Questa grande operazione di modernizzazione deve essere incoraggiata, accudita, coltivata, perche’ troppe volte l’Italia rallenta dei progetti straordinari che si incagliano in difficolta’ burocratiche”. La connessione veloce e sicura alla Rete in banda ultralarga e’ invece “una condizione del vivere contemporaneo“, come lo sono stati nel secolo scorso i collegamenti stradali o la rete per l’elettricita’, per il telefono o per il segnale televisivo. “La connessione – riassume in due parole Gentiloni – e’ un servizio universale che deve essere portato a tutti gli italiani e tutte le relata’ del nostro territorio. Questo – conclude – ci aiutera’ a rendere i cittadini tra loro piu’ uguali”.