Alcuni testi ritrovati in fondo a un pozzo nella provincia dello Hunan fanno nuova luce su Qin Shi Huangdi, primo imperatore della Cina: ossessionato dall’idea della morte e della vita eterna, a lui si deve il grande mausoleo sotterraneo di Xian, nel nord del Paese, con gli 8.000 guerrieri di terracotta la cui missione era di proteggerlo nella vita dopo la morte.
L’agenzia Xinhua rende noto che i testi appena scoperti rivelano che Qin Shi Huangdi aveva ordinato alla sua amministrazione di eseguire una ricerca per trovare l’elisir della vita eterna. Gli studiosi hanno esaminato il decreto imperiale, corredato da risposte delle autorità locali, messe in difficoltà dalla richiesta: tra queste una lettera da Langya, nello Shandong, dove si citava una certa erba raccolta su una montagna sacra.
La ricerca non deve aver avuto a quanto pare successo, in quanto Qin Shi Huangdi morì nel 210 a.C.