L’accrescimento della massa terrestre durante la sua evoluzione potrebbe essere stato significativamente maggiore di quanto si è pensato fin ora, con conseguenze importanti che riguardano l’evoluzione del nostro pianeta. A “rimodellare” la massa della Terra sarebbero state le varie collisioni avvenute dopo la formazione della Luna. La teoria proviene da un nuovo studio pubblicato su Nature Geoscience condotto da un team di ricerca del Southwest Research Institute.
All’inizio della sua evoluzione – spiega Global Science – la Terra ha subito un forte impatto con un altro oggetto di grandi dimensioni – un planetoide in formazione – da cui si sarebbe formata la Luna. Seguì un lungo periodo di “bombardamenti”, il cosiddetto “tardo accrescimento”, durante il quale alcuni planetesimi – oggetti rocciosi primordiali alla base della formazione dei pianeti, asteroidi e del sistema solare – investirono la Terra e parte dei materiali derivati dagli impatti fu inglobato nel giovane pianeta. Il team di scienziati ha ricostruito, attraverso simulazioni al computer, il modo in cui metalli e silicati sono stati integrati alla Terra a seguito delle collisioni durante questo ‘stadio di accrescimento tardivo’, durato centinaia di milioni di anni dopo la formazione della Luna.
Le precedenti teorie ipotizzavano che l’accrescimento della Terra – o più precisamente la proto-Terra – si è protratto fino a che la parte più interna del protopianeta non è diventata abbastanza calda da fondere gli elementi metallici più pesanti, i siderofili. A causa dell’alta densità questi metalli, allo stato liquido, hanno cominciato a sprofondare verso il centro di massa della Terra. Ma secondo il nuovo studio, gli elementi altamente siderofili provenienti dagli impatti che si sono susseguiti nel tempo sono rimasti nel mantello, portando ad un accrescimento maggiore di quanto ipotizzato fin ora. Infatti, la quantità di elementi altamente siderofili presenti nel mantello terrestre è pari a due o cinque volte tanto di quanto si pensasse in precedenza. “Queste simulazioni possono anche aiutare a spiegare la presenza di anomalie isotopiche in campioni di rocce terrestri antiche come la komatiite, una roccia vulcanica“, afferma Robin Canup, coautore dello studio. “Secondo la nostra teoria, alcune di queste rocce potrebbero essere state prodotte molto tempo dopo l’impatto della formazione della Luna, durante il tardo accrescimento.”