Galeria: un borgo fantasma ricco di storia, fascino e leggende

MeteoWeb

Situato vicino a Santa Maria di Galeria, nell’Agro Romano, a nord della Capitale, sorge il vecchio borgo fantasma di Galeria, una piccola città “morta due volte”, le cui rovine sono arroccate su uno sperone tufaceo quadrangolare, avvolte da una fitta vegetazione che ha preso il sopravvento in questo luogo abbandonato dall’uomo da ormai troppo tempo. Galeria, dichiarata Monumento Naturale nel 1999, ha origini quasi certamente etrusche, testimoniate dalla presenza di un’antica necropoli e che poi passò in mano ai Romani che ne fecero una loro roccaforte.

Dopo un difficile periodo a causa dell’invasione dei popoli nordici, nel Medioevo la città si riprese, sopravvivendo alle incursioni saracene che, dal mare, portavano distruzione e morte, per essere ricostruita più grande che mai. A causa della cattiva gestione di alcune famiglie al potere, però, il borgo iniziò un lento e progressivo declino, culminato con un’epidemia di malaria, forse dovuta ai ristagni d’acqua dl vicino torrente Arrone, che favorì il proliferarsi di parassiti responsabili della malattia. Galeria venne abbandonata nel 1809, restando avvolta nel mistero e tenendosi stretto il suo passato, fatto di momenti di gloria e disastrose cadute.

Non mancano le leggende, tra cui quella del fantasma Senz’affanni che viene a cantare attorno alle rovine per la sua amata, a cavallo di un destriero bianco, soprattutto in primavera, quando c’è chi giura di sentire il rumore degli zoccoli. Gli scettici, invece, affermano che si tratta delle piene dell’Arrone e dell’acqua che sbatte violentemente sulle rocce. Dal centro del paese, dove sorgeva un castello, si può ancora individuare la Chiesa di San Nicola, di cui rimane il campanile, un luogo di culto adibito a cimitero del paese per fronteggiare il gran numero di morti legato alla malaria.

Condividi