Dopo l’inizio del periodo endemico vero e proprio, coinciso con i primi di dicembre, dall’11 al 17 dicembre l’influenza 2017/2018 è bruscamente aumentata nella fascia di età sotto i 5 anni, seguiita da quella tra i 5 e i 14 anni. Tra i sintomi: febbre, brividi, sudorazione, stanchezza, mal di gola, tosse, naso che cola, dolori ossei e muscolari, inappetenza, nausea, vomito e diarrea. Per ridurre il rischio d’insorgenza nei bambini, occorre ricordare ai piccoli un vademecum che inviti al rispetto delle norme igieniche fondamentali: non bere o mangiare utilizzando bicchieri o posate altrui; non mettere oggetti d’uso comune vicino alle labbra; stare lontani da chi tossisce; non usare giochi, matite, biro, strumenti musicali ecc. dei compagni;né tanto meno sciarpe o telefoni altrui; coprirsi naso e bocca nell’incavo del gomito quando si tossisce o starnutisce; utilizzare fazzoletti di carta da gettare nell’immondizia dopo l’uso, evitando di disperderli nell’ambiente; lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni/gel disinfettanti.
Occorre, inoltre, far rareare più volte al giorno gli ambienti domestici; dormire un numero di ore sufficiente per notte (8-10), mantenendo ritmi di vita regolari; evitare gli sbalzi di temperature e di sostare a lungo in ambienti freddi; indossare indumenti adeguati alle effettive condizioni ambientali e al tipo di attività svolta, quindi caldi e protettivi se si esce di casa e non troppo pesanti all’asilo o a sucola, dove il rischio di sudare giocando è alto. I piccoli colpiti da influenza devono riposare il più possibile, adottare un’alimentazione nutriente e bilanciata, ricca d vitamine e sali minerali; senza essere forzati se non hanno voglia di alimentarsi. E’ opportuno somministrare paracetamolo quando la febbre supera i 38°C, chiamando il pediatra quando la febbre alta dura da più di 5 giorni o se il bambino risulta molto spossato.