Nei giorni di brusco aumento dei casi di influenza tra gli italiani, soprattutto più piccoli, gli esperti dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma consigliano riposo, una buona idratazione e farmaci per il controllo della sintomatologia come antipiretici (quali il paracetamolo) per la febbre, la cefalea e i dolori osteo-muscolari. Nei bambini a rischio di sviluppare forme complicate di influenza, gli esperti consigliano inoltre di seguire anche una terapia antivirale sistemica con oseltamivir o amantadina, che deve essere iniziata precocemente (entro 24-48 ore dall’esordio dei sintomi). Il contagio – si spiega – avviene solitamente per contatto diretto con le secrezioni respiratorie e la saliva delle persone infette; una volta infettati, si rimane contagiosi fino a 3-4 giorni dopo la comparsa dei sintomi. Dopo un’incubazione breve (1-3 giorni), la malattia si manifesta improvvisamente con febbre, cefalea, malessere e artro-mialgie diffuse (dolori ossei e muscolari). Successivamente predominano i sintomi di tipo respiratorio come tosse, congestione nasale, mal di gola. Nei lattanti, in genere, la febbre non si manifesta ma si osservano vomito e diarrea. La sintomatologia si risolve usualmente in 5-7 giorni. Complicanze possibili sono: polmonite batterica secondaria o, più raramente, polmonite primitiva da virus influenzale, miocardite, otite.
Influenza, pediatri: per combatterla farmaci, riposo e acqua
