“Natale e cibo sono una parola sola: da tempo stiamo pensando al menu del giorno di festa o a quel piatto che normalmente non mangiamo. Così le feste diventano un attentato a linea e Salute. Attraverso il cibo cerchiamo l’appagamento di un desiderio, spesso di odori antichi ed affettivi. Questo significato emozionale così intimo e complesso riesce a mettere in difficoltà il fatto rispettare un regime alimentare che ci permetta di non finire le feste con 3 chili in più e ?appesantiti“: lo spiega all’Adnkronos Salute Paola Vinciguerra, psicoterapeuta e presidente Eurodap (Associazione europea disturbi da attacchi di panico). “Il consiglio è godere di tutte le aspettative sia emotive che culinarie che normalmente vengono proiettate su questi eventi, senza la frustrazione del post-feste“.
Ecco otto consigli ad hoc, suggeriti dalla psicoterapeuta:
- Prendiamo consapevolezza che quello che cerchiamo non è stramangiare ma calore, affetto, scambio
- Arriviamo all’appuntamento qualche minuto prima e non buttiamoci sul buffet dell’aperitivo, ma salutiamo le persone, abbracciamole, fermiamoci ad ascoltarle, alcune di certo non le vediamo e sentiamo da tempo, ma se ci riuniamo per Natale esiste un grosso legame affettivo. Non diamolo per scontato: abbiamo bisogno di sentire uno scambio e lo possiamo fare solo se ci fermiamo ad ascoltare le nostre emozioni mentre ascoltiamo l’altro, ricordiamo magari an?eddoti? di quando eravamo piccini. “Questo riempirà la pancia più di un etto ?d?i salmone affumicato“
- Mentre parlate con le persone non mangiate, rischiate di non assaporare ma anche di non ascoltare appieno il vostro interlocutore e le vostre emozioni. Fate una cosa per volta
- E’ ora di andare a tavola, sedetevi spostando il pensiero automatico dall’attesa del cibo a come state. Sedetevi, concentratevi attraverso una respirazione diaframmatica ripetuta almeno tre volte su come vi sentite: calmi, pieni, affamati? Respirate su queste sensazioni con calma con la mente svuotata dai pensieri e come magia l’attesa del cibo tanto sognato non sarà più la priorità
- La pietanza è in tavola, è proprio il piatto che da sempre ha caratterizzato il senso del Natale. Fermatevi, osservate, ascoltate le sensazioni e i ricordi di caldo e di amore, non mangiate voracemente, prima riempitevi dalle sensazioni positive dei vostri ricordi, annusate, fate il pieno di tanti momenti felici e poi si può cominciare
- Mangiate con calma, a piccoli bocconi, trattenete il cibo prima di deglutire. Non dobbiamo riempire il nostro stomaco ma ci dobbiamo riempire di sensazioni positive. “Il cibo buono dà appagamento sia fisico che emotivo. Ma se non ci fermiamo ad ascoltare la sensazione di piacere gustandola, continueremo a rincorrerla“
- Limitatevi nelle quantità ma assaggiate tutti i vostri piatti preferiti, ognuno corrisponderà ad un momento, a una situazione. Usate il cibo per riattivare le vostre emozioni
- 8) Mangiare in modo consapevole non è mangiare poco o tanto, non è fare il conto delle calorie, non è compensare correndo il giorno dopo per 2 ore. “Mangiare in modo consapevole fa parte di un progetto più ampio che è quello di vivere in modo consapevole?”, conclude Vinciguerra.