Come vi rilassate prima di andare a dormire? Se la vostra risposta include Facebook e Netflix, state attivamente riducendo le vostre possibilità di dormire bene. Circa il 90% degli americani utilizza dispositivi elettronici che emettono luce, come smartphone e laptop, prima di andare a dormire, nonostante questo comportamento sia associato ai sintomi dell’insonnia. La soluzione più ovvia sarebbe lasciar perdere la tecnologia, ma pochi di noi seguirebbero questo consiglio.
Sapendo questo, i ricercatori del Centro Medico della Columbia University hanno testato un metodo per ridurre gli effetti avversi dell’esposizione alla luce ambientale serale, permettendo comunque l’uso di dispositivi che emettono luce blu. Smartphone, tablet e altri dispositivi che emettono luce sono accesi da LED, che hanno una lunghezza d’onda di punta nella porzione blu dello spettro. La luce blu di notte reprime la melatonina e aumenta l’attenzione; l’uso di lenti ambrate che bloccano la luce blu riduce questi effetti.
Per testare la loro teoria, i ricercatori della Columbia hanno selezionato 14 persone con una diagnosi di insonnia. Per 7 notti consecutive, i partecipanti hanno indossato montature avvolgenti con lenti ambrate o con lenti chiare per due ore prima di andare a dormire. 4 settimane dopo, i partecipanti hanno ripetuto il protocollo con il set restante di occhiali.
I ricercatori hanno scoperto che i partecipanti guadagnavano circa 30 minuti in più di sonno quando indossavano le lenti ambrate rispetto a quelle chiare. I partecipanti riportavano anche una migliore durata e qualità del sonno e una generale riduzione della gravità dell’insonnia. Le lenti ambrate sono economiche e possono essere facilmente combinate con altre tecniche cognitive e comportamentali per gestire l’insonnia.
Gli schermi di molti smartphone possono essere impostati per emettere luce ambrata al posto di luce blu e queste impostazioni potrebbero aiutare a migliorare il sonno, insieme alla riduzione manuale dei livelli di luminosità. Ma la luce blu non proviene solo dagli smartphone, ma anche da televisioni, computer e, soprattutto, da molte lampadine e altre fonti di luce LED che sono sempre più usate nelle nostre case, perché sono a basso costo e a basso consumo.
L’uso di lenti ambrate sembrava ridurre anche la pressione sanguigna nei partecipanti allo studio. Secondo i ricercatori, sarà interessante esaminare se bloccare la luce blu può essere utile per migliorare i risultati cardiovascolari, come l’ipertensione, nelle persone che soffrono di insonnia.