Grazie ad una nuova tecnica, dopo quasi mezzo secolo, diventano accessibili online le voci delle missioni Apollo e Gemini della NASA: la tecnica è basata su un software che, dal 2012 a oggi, ha consentito di analizzare e ricostruire i dialoghi.
Descritta sulla rivista Ieee/Acm Transactions on Audio, Speech and Language Processing è stata messa a punto dal gruppo coordinato da John Harold Hansen e Abhijeet Sangwan, dell’universita’ del Texas a Dallas.
E’ stato molto complesso ricostruire le comunicazioni avvenute fra astronauti e tecnici dei centri di controllo e conservate nelle vecchie bobine che contengono migliaia di ore di registrazioni: parlano fino a 35 persone, spesso con accenti regionali del Texas, e con tante interferenze e sovrapposizioni.
Il dispositivo ha permesso di ascoltare i nastri e trasferire l’audio sui file digitali in alcuni mesi.
Il progetto ha reso accessibili le ‘voci’ delle missioni, fra cui l’Apollo 11, che ha portato per la prima volta l’uomo sulla Luna, e l’Apollo 13, nella quale fu pronunciata la famosa frase ”Houston abbiamo un problema’.