Inventata 60 anni fa, la lega a memoria di forma è stata usata in campi come la biomedicina e l’ingegneria aeronautica. Ma una delle sue applicazioni più incredibili permette di ricavare energia dall’acqua calda. I fondatori di un’azienda chiamata Exergyn hanno creato un motore che usa un cavo morphing e acqua calda rilasciata da processi industriali per generare elettricità.
Le leghe a memoria di forma hanno proprietà molecolari uniche che permettono ai metalli di cambiare forma a seconda delle loro temperature. Ecco perché questo materiale è il cuore del nuovo motore di Exergyn, che usa il nitinol, una variazione della lega a memoria di forma. A differenza delle altre leghe, le molecole di nitinol formano cuboidi regolari con angoli di 90 gradi. Scaldando queste molecole, esse si riorientano leggermente in modo da far contrarre il materiale. Raffreddando il materiale, le molecole riacquistano i loro angoli retti e la lega a memoria di forma ritorna alla sua forma e dimensione originale.
Il motore di Exergyn sfrutta questo mutamento per trasformare l’acqua riscaldata dalla dispersione di calore in elettricità. Healy, CEO di Exergyn, dichiara che l’azienda ha applicato le sue capacità a diversi decenni di ricerca per creare dei cavi di nitinol più durevoli. Questo progresso era necessario, secondo Healy, perché le leghe a memoria di forma si consumano dopo una certa quantità di morphing.
In questo momento si tratta solo di un prototipo, capace di pompare oltre cinque kilowatt di elettricità. 24 ore di questa quantità fornirebbero energia a 4 famiglie americane al giorno. I primi veri test sul campo avverranno il prossimo anno, quando Exergyn installerà motori di prova da 10 kilowatt in diversi impianti di biogas a Dublino, sede dell’azienda. Healy crede che le prove mostreranno un percorso economicamente vantaggioso verso l’efficienza energetica.