Gli Italiani hanno speso a tavola quasi 2,5 miliardi di euro per i cibi e le bevande consumati tra la cena della vigilia e il pranzo di Natale che quasi nove italiani su dieci (86 per cento) hanno trascorso a casa con parenti o amici. E’ questo il bilancio stimato dalla Coldiretti che conferma, con un aumento del 9% rispetto allo scorso anno, come gli Italiani non rinuncino all’appuntamento più tradizionale dell’anno. A prevalere è stato il Made in Italy, con i cibi esotici e fuori stagione praticamente scomparsi dalle tavole dove invece si sono affermati – sottolinea la Coldiretti – il bollito, i polli arrosto, i cappelletti in brodo, le pizze rustiche e i dolci fatti in casa, con il record di una media di 3,3 ore trascorse in cucina per la preparazione dei piatti, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’. Lo spumante si conferma come il prodotto immancabile per quasi nove italiani su dieci (90%) a pari merito con la frutta locale di stagione, mentre il panettone con il 76% batte di misura nelle preferenze il pandoro fermo al 70%. La maggioranza delle tavole sono state imbandite con menu a base di prodotti o ingredienti nazionali con una spesa stimata – conclude la Coldiretti – in 900 milioni di euro per pesce e le carni compresi i salumi, 450 milioni di euro per spumante, vino ed altre bevande, 300 milioni di euro per dolci con gli immancabili panettone, pandoro e panetteria, 500 milioni di euro per ortaggi, conserve, frutta fresca e secca, 200 per pasta e pane e 150 milioni di euro per formaggi e uova.
LA SPESA PER IL NATALE IN MILIONI DI EURO
Pesce, carne, ragu’ e salumi, ecc. 900
Spumante, vino e altre bevande 450
Dolci, panettone, pandoro 300
Frutta, ortaggi e conserve 500
Pasta e pane 200
Formaggi e uova 150
TOTALE 2.500