Ecco perché pestare la cacca porterebbe fortuna

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Sin dai tempi più antichi le feci rappresentavano, e rappresentano tuttora, un prezioso materiale. Nell’antico Egitto, per esempio, agli escrementi, sia umani che animali, venivano attribuite virtù terapeutiche. Persino in Europa, fino al XVIII secolo, la medicina ufficiale inserì gli escrementi nella farmacopea, cioè rientravano quei farmaci di comprovata efficacia.

Ancora adesso le feci vengono essiccate ed utilizzate per concimare la terra, come combustibile e in alcuni paesi come elemento di costruzione. Per tali motivi si da grande valore all’escremento in quanto considerato un elemento molto utile sia per il bene del terreno che per le costruzioni e la combustione. Allo stesso tempo, però, sono considerate un rifiuto del corpo dall’aspetto disgustoso e di cattivo odore.

pestare feciL’origine della credenza popolare va dunque cercata in questa ambivalenza, studiata anche dalla psicoanalisi: pestare la cacca, in particolare del cane perché è quella più facile da trovare, ma in altre situazioni la stessa cosa vale per quella di mucca o di cavallo, ha un duplice significato: da una parte vuol dire sporcarsi e ricordarsi dell’impurità presente in ciascuno di noi, dall’altra significa riconoscere questo elemento come positivo, vista la preziosità che ha nel mondo dell’agricoltura, simboleggiando il buon auspicio e dunque è bene augurante.

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