Il tabloid britannico “The Sun” attacca il prosecco: farebbe male ai denti, “li farebbe marcire trasformandoli in polvere simile al gesso“.
Sul Corriere del Veneto si legge la replica di Armando Serena, presidente del consorzio della Docg di Asolo: “E’ una notizia cosi’ palesemente infondata che non merita alcun commento“. Stefano Zanette, presidente del consorzio della Doc, dichiara: “Non diamo peso a queste notizie, e’ un attacco pretestuoso. Il consumatore sa trarre le sue conclusioni“.
“Altro che fake news questo e’ vero e proprio giornalismo trash. Buttiamola sul filosofico, visto che di scientifico in questa affermazione non c’e’ nulla,” dice Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio regionale del Veneto. “Se fosse vero quanto sostenuto il Veneto sarebbe una terra di sdentati, ma una verifica, anche la piu’ superficiale, smentirebbe la tesi del quotidiano inglese“. “E’ vero, invece, che un bicchiere di prosecco puo’ far scoccare la scintilla dell’allegria con tanto di sorriso a trentadue denti: vengano pure gli inglesi da noi in Veneto che si tratti del prosecco di Valdobbiadene, del Cartizze o del Fior d’arancio amabile degli Euganei scopriranno che un motivo per brindare e sorridere alla vita c’e’ sempre“.
Dietro la campagna diffamatoria si ritiene si nasconda il calo delle della birra, a favore dello spumante italiano.
“Se mettiamo un dente dentro un qualsiasi alimento o bevanda acida, dal succo di frutta alla Coca Cola, si sciogliera’ sicuramente. In bocca non accade perche’ dopo l’iniziale demineralizzazione dello smalto dei denti a contatto con l’acido, si attiva un sistema tampone naturale che in venti minuti riforma le particelle che erano state sciolte,” commenta Riccardo Guazzo, docente di Igiene dentale dell’Universita’ di Padova.