Rispetto al 7 dicembre 2017, mancano oltre 144 milioni di metri cubi d’acqua nei principali 4 invasi della Puglia, attivi in provincia di Foggia, nonostante il maltempo che ha colpito la regione nelle scorse settimane. L’andamento climatico impazzito si abbatte su un territorio fragile – spiega Coldiretti Puglia – dove 232 comuni su 258 (78%) sono a rischio idrogeologico con diversa pericolosità idraulica e/o geomorfologica. Sono 8.098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119.034 quelli esposti ad alluvioni, secondo i dati ISPRA. Il clima impazzito, ormai una costante in Puglia, determina l’alternarsi repentino della maturazione precoce dei prodotti agricoli come mandorli e peschi in fiore a febbraio, mimose gia’ pronte a dicembre e a gennaio a brusche variazioni climatiche con ingenti danni in campagna.
Fenomeni meteorologici sempre piu’ intensi, concentrati in poche ore e su aree circoscritte, con alluvioni e danni – rileva Coldiretti Puglia – anche in aree non eccessivamente antropizzate fanno emergere la necessita’ di considerare i loro effetti per pianificare e programmare le politiche territoriali nei prossimi anni. Rivestono rilevanza determinante le azioni di prevenzione del rischio idraulico e di difesa del suolo nonche’ le azioni per la disponibilita’ di risorse idriche nei tempi e nei luoghi dove i settori economici le richiedono.