Sigarette elettroniche: un nuovo studio dimostra gli effetti positivi sui fumatori, ma mette in guardia sui rischi per gli adolescenti

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Gli studi sulle sigarette elettroniche e sulla loro utilità si susseguono in maniera insistente in tutto il mondo, dal momento che i dispositivi hanno raggiunto ormai un’ampia diffusione. Ora un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’Hollings Cancer Center ha rivelato che i fumatori che sono disponibili a usare le sigarette elettroniche tendono a fumare di meno e hanno aumentato i tentativi di smettere. Secondo Matthew Carpenter, esperto di controllo e dipendenza da tabacco presso il centro tumori della Medical University of South Carolina, “le sigarette combustibili sono la forma più dannosa di rilascio di nicotina. Un rilascio alternativo, attraverso le sigarette elettroniche, potrebbe ridurre notevolmente i danni e i rischi di cancro e altre malattie per i fumatori”.

Nello studio Carpenter ha valutato le sigarette elettroniche in termini di uso, preferenza di prodotto, cambiamenti nell’abitudine al fumo ed esposizione alla nicotina. 68 fumatori sono stati divisi in questo modo: 22 assegnati in maniera casuale a un gruppo di controllo e 46 assegnati in modo causale ad usare sigarette elettroniche, che potevano avere dosi più alte o più basse di nicotina. Tutti sono stati seguiti per un periodo di 4 mesi.

I risultati hanno mostrato che quando ai fumatori sono state date sigarette elettroniche senza nessuna istruzione o richiesta per l’uso, il loro utilizzo era molto alto, al punto che molti partecipanti sono andati a comprare dispositivi propri. Questo suggerisce che le sigarette elettroniche potrebbero fornire ai fumatori un’ideale alternativa alle sigarette combustibili. Le persone che le hanno usate fumavano di meno e avevano più possibilità di smettere di fumare rispetto a quelli nel gruppo di controllo. Dei due modelli utilizzati nello studio, quello con la dose più alta di nicotina mostrava risultati migliori. Le persone che hanno utilizzato sigarette elettroniche per tutto lo studio fumavano in media il 37% in meno di sigarette.

Questa è una buona notizia per Carpenter e i suoi colleghi, poiché le persone che smettono di fumare, indipendentemente dalle loro età, aumentano la loro aspettativa di vita rispetto quelli che continuano a fumare. Carpenter avverte comunque che, sebbene le sigarette elettroniche aiutino le persone a fumare meno o addirittura smettere, bisogna proteggere i non fumatori, soprattutto adolescenti e giovani. A volte i dispositivi elettronici sono visti come la via verso l’uso di sigarette convenzionali. Ma, se poste a confronto, le sigarette elettroniche sono più sicure. Questo, tuttavia, non significa che siano completamente sicure.

Sono disponibili più di 1.500 varietà, con diversi stili, regolazioni tecnologiche della potenza e gusti, che le rendono più attraenti per i più piccoli. I nuovi dispositivi possono essere personalizzati in molti modi che attrarranno più fumatori. Ma questo significa che possono allettare anche molti giovani, che vedono un nuovo prodotto tecnologico che è apparentemente più sicuro, più aromatizzato e che non è una sigaretta. Secondo Carpenter, tutte queste cose aumentano i campanelli d’allarme per gli adolescenti e, infatti, le sigarette elettroniche sono più diffuse di quelle tradizionali tra i giovani.

Le sigarette elettroniche sono in larga misura prodotte oltremare e i processi di controllo della qualità variano. Per questo i ricercatori come Carpenter sono consapevoli dell’importanza di ulteriori studi sulle ultime tendenze del tabacco, per rispondere a molte delle domande scientifiche sull’argomento che ancora non hanno una risposta.

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