E’ ormai trascorso un mese dalla sparizione del sottomarino ARA San Juan, disperso dal 15 novembre 2017 con a bordo 44 membri dell’equipaggio: la Marina argentina ha comunicato che non si registrano ancora tracce dei resti dell’imbarcazione.
Nel frattempo il governo argentino ha deciso la rimozione dall’incarico del capo della Marina, l’ammiraglio Marcelo Srur: lo scrivono i quotidiani “La Nacion” e “Clarin”, secondo cui la decisione è stata presa dal ministro della Difesa Oscar Aguad in seguito alle critiche sul modo in cui la Marina ha gestito il caso. Intanto, il governo di Buenos Aires ha costituito “una commissione speciale per indagare sulle ragioni tecniche” che hanno portato alla scomparsa del sottomarino il 15 novembre scorso..
Il ministero della Difesa argentina aveva annunciato il 30 novembre la conclusione delle operazioni di ritrovamento dei 44 membri dell’equipaggio dell’Ara San Juan e che sarebbero proseguite solo le operazioni di ricerca: “Il comando della Marina ha dichiarato concluse le operazioni del piano Search and Rescue di ricerca e riscatto del sottomarino Ara San Juan e annuncia il passaggio al protocollo di semplice ricerca“, aveva dichiarato il portavoce Enrique Balbi. “L’operazione di riscatto si e’ estesa oltre il doppio del tempo normale previsto per questo tipo di operazioni“, “si tratta adesso di un cambio di protocollo“.
L’Armata argentina aveva riconosciuto per la prima volta il 23 novembre la possibilità di un’esplosione all’interno del sommergibile: si era parlato in quei giorni di un “evento idro-acustico anomalo, singolare, corto, violento e non nucleare, compatibile con una esplosione” registrato mercoledì 15 novembre alle 10:51 ora argentina dall’Organizzazione di Controllo dei Test Nucleari.
L’ultimo contatto con il sottomarino, verificatosi tre ore prime dell’evento registrato è compatibile con questa ipotesi, così come la posizione, identificata a 430 chilometri dalla costa e con un raggio di tolleranza di 125 chilometri.
Il San Juan apparteneva alla classe TR-1700 alimentata da motori diesel ed elettrici. Stava tornando da una missione di routine da Ushuaia, vicino alla punta estrema del Sud America, alla sua base nel Mar del Plata, a 400 km a sud di Buenos Aires. Era partito dalla base di Mar del Plata diretto proprio ad Ushuaia dove ha trascorso 3 giorni prima di invertire la rotta.
Il sottomarino è entrato in servizio nel 1983 ed è stato ammodernato tra il 2007 ed il 2014 per prolungare la sua vita operativa di 30 anni.