Tumore al seno: meno farmaci contro i rischi ricadute

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Lo studio ‘Sole’, condotto dall’International breast cancer study group (Ibcsg) in collaborazione il Breast International Group (Big) e pubblicato su ‘Lancet Oncology’, ha concluso che per 3 mesi l’anno le donne colpite da un tumore al seno che seguono una terapia endocrina preventiva contro il rischio di ricadute possono interrompere la cura senza comunque perdere l’effetto-scudo del farmaco. La ricerca ha arruolato circa 4.900 pazienti che avevano già completato 4 a 6 anni di terapia endocrina post-chirurgica, tra novembre 2007 e luglio 2012 in 22 Paesi in tutto il mondo. Il trattamento è durato 5 anni, ma le donne continuano a essere seguite per valutare la prognosi a lungo termine. “Le donne con tumore mammario che seguono una terapia precauzionale per ridurre il rischio di recidiva – spiega una nota l’Istituto europeo di oncologia di Milano – con terapia endocrina (letrozolo) prolungata, possono interrompere la cura per 3 mesi all’anno senza perdere l’effetto protettivo del farmaco, ma migliorando la loro qualità di vita“.

Nello studio, “la sintomatologia riportata dalle pazienti e la qualità della vita valutata durante il trattamento sono risultate a favore della somministrazione intermittente di letrozolo“.

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