I semi di chia si ricavano da una pianta denominata Salvia hispanica, molto diffusa in Centro e Sud America, ma ancora oggi scarsamente conosciuta in Europa e in Italia. Si tratta di piccolissimi semi dal colore che variano dal marrone al nero che si sposano perfettamente con piatti sia dolci che salati. I semi di chia presentano moltissime proprietà benefiche per il nostro organismo, a stupire è soprattutto il loro contenuto di calcio e la presenza di acidi grassi essenziali omega3 e omega6.
Una caratteristica importante dei semi di chia è che hanno un azione interessante sull’intestino: sono infatti utilizzati per la stitichezza e sono in grado di promuovere la digestione e la peristalsi intestinale, evitando la formazione di gas che possono provocare dolori addominali. Inoltre, essendo privi di glutine possono essere consumati da soggetti allergici o intolleranti a tale proteina. I semi di chia sono considerati ottimi lassativi naturali, hanno la capacità di combattere i problemi legati all’intestino pigro e tutti i disturbi ad esso collegati. Questo è dovuto alla presenza di mucillagini, fibre solubili e insolubili. Ma come utilizzare correttamente questi semi di chia per combattere la stitichezza e favorire l’evacuazione? Di seguito riportiamo alcuni semplici consigli su come consumarli quotidianamente: innanzitutto, essendo lassativi, si consiglia di utilizzarli in piccole quantità, circa due cucchiai al giorno. Un consiglio è quello di tenerli in ammollo: in questo modo i semi formeranno un liquido dalla consistenza di un gel e verranno assorbiti in maniera più efficace dall’intestino. Bastano 10 o 15 minuti di una minima porzione di semi messi in ammollo in circa 250 ml di acqua. Oppure, possono essere abbinati alla prima colazione con lo yogurt o latte vegetale, sono inoltre perfetti per preparazioni come i budini, grazie alle caratteristiche gelificanti. Si possono provare anche dei frullati di frutta, latte e semi di chia, oppure consumare un fetta di pane con marmellata e semi mescolati all’interno. Infine, un’idea per i pasti principali è quella di associarli a zuppe, minestre o passati.