L’agricoltura italiana teme l’effetto “dzud“, l’effetto pesante di ondate di freddo, vento, neve e siccità che mettono a rischio il 38% della frutta primaverile come ciliegie e mandorle: si tratta di un fenomeno climatico che provoca tra l’altro la morte degli animali da reddito, minacciando così il sostentamento stesso della popolazione rurale. E’ Alleanza Cooperative Agroalimentari a lanciare l’allarme, facendo riferimento a un termine coniato in Mongolia per indicare freddo, gelate e neve che arrivano dopo un autunno poco piovoso e temperature primaverili.
Non sono solo gli alberi da frutta a rischio di questo cambio di passo climatico, spiega l’Alleanza: un inizio 2018 mite ha creato il clima ideale anche per lo sviluppo anticipato del grano. Un crescita ‘fuori stagione’ che potrebbe mettere questo cereale a rischio di gelate tardive.