La punta di diamante del Carnevale nel mondo è naturalmente il Carnevale di Rio de Janeiro, considerato il Carnevale degli eccessi per eccellenza, un’overdose di divertimento, un appuntamento da non perdere almeno una volta nella vita, tanto da attirare, ogni anno, circa 500 mila turisti, provenienti da ogni angolo del pianeta. Ma quali sono le sue origini storiche? Le prime celebrazioni del Carnevale risalgono al 1641 quando, durante il periodo della Pasqua, si iniziò a festeggiare questo evento. All’inizio la festa fu chiamata Cavalhadas ed era caratterizzata da una serie di rappresentazioni di strada. Si trattava, per lo più, di lotte simulate tra neri e bianchi, con un forte senso religioso legato alla cristianizzazione del paese. Venivano usati spesso splendidi cavalli abbelliti con festoni e stoffe, mentre i cavalieri inscenavano i combattimenti cristiani legati al Medioevo e alle battaglie di Carlo Magno.
Verso la fine del 1800 inizieranno, invece, i cambiamenti che porteranno al Carnevale di Rio come noi oggi lo intendiamo. Nacquero, in particolare, i primi blocchi (gruppi organizzati) ed i loro membri, come ad esempio la Grande Sociedade Carnavalesca, cominciarono a sfilare per le strade cittadine in maschera, con costumi che riprendevano gli stili e l’influenza europea. I Ranchos, invece, erano blocchi sempre organizzati che però si rifacevano alla cultura e alle origini africane, con costumi a tema e danze popolari.
Negli anni ’30 il prefetto Pedro Ernesto ufficializzò il carnevale di Rio de Janeiro, fatto che portò ben presto alla nascita di numerosi blocchi tra cui cordão do bola preta, che sfila nel centro storico, e Suvaco de Cristo, nella zonda del Giardino Botanico e sotto la statua del Redentore. Il Carnevale di Rio de Janeiro è noto nel mondo soprattutto per le sfarzose parate organizzate dalle principali scuole di samba della città, che si tengono nel Sambodromo, rappresentando una delle principali attrattive turistiche del Brasile.