Venticinque anni di dati satellitari hanno dimostrato che il livello dei mari è destinato a salire nel corso del tempo. E’ questo il risultato di uno studio condotto dalla South Florida University e pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences che evidenzia l’avanzamento delle acque oceaniche pari a quasi un millimetro dal 1933. Un’accelerazione, quella vista dagli scienziati, che porterà le acque ad avanzare di un millimetro per ogni anno dei prossimi decenni. Se questo tasso di crescita fosse costante nel corso del tempo – spiega Global Science – il livello dei mari raddoppierebbe entro il 2100.
«L’accelerazione prevista dai modelli è stata rilevata direttamente dalle osservazioni – commenta Gary Mitchum autore principale dello studio – e questo muterà le regole del cambiamento climatico. Solo per citarne una, la baia di Tampa in Florida è stata identificata come una delle 10 aree più vulnerabili al mondo per l’innalzamento del livello del mare con un tasso di crescita delle acque che desta preoccupazioni».
Il team di ricercatori ha utilizzato alcune analisi statistiche che hanno contribuito al miglioramento degli studi precedenti basati sulle maree, che avevano fornito una prima prova dell’innalzamento dei mari nel corso dell’ultimo secolo. I satelliti hanno poi fornito una panoramica aggiornata e completa della situazione. In aggiunta a queste informazioni gli scienziati hanno confermato che le temperature più calde degli oceani stanno contribuendo allo scioglimento dei ghiacci in Artide e Antartide, affermando che le prossime generazioni osserveranno un paesaggio molto diverso da quello che si presenta oggi ai nostri occhi.