Epidurale: tutte le partorienti hanno il diritto di ricorrere al trattamento farmacologico

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L’Organismo mondiale della sanità, ha stabilito il diritto all’epidurale per le partorienti. E’ appena stato pubblicato un documento considerato rivoluzionario da chi si batte da anni per l’analgesia durante il travaglio. In Italia l’epidurale è una pratica poco diffusa rispetto ad altri paesi europei e nord americani, infatti nella classifica di diffusione di tale pratica utile ad alleviare il dolore di chi sta per mettere al mondo un figlio, l’Italia è al 18-20% di casi accertati. La Francia invece è al 75%, seguita dagli Usa al 65% e poi dalla Spagna al 60%, Svezia al 45% e Regno Unito al 30%.

I motivi per cui tale trattamento farmacologico non viene praticato sono sia per motivi organizzativi, sia perché la domanda delle donne interessate risulta essere piuttosto ridotta. Per l’Oms invece diventa un diritto tale pratica, perché spesso si scontra con difficoltà logistiche come, ad esempio, la mancanza di un anestesista al momento opportuno, magari perché impegnato in sala operatoria per un’emergenza. E’ importante quindi avere un servizio di anestesia dedicato alla partoriente, dove tutte le Regioni devono o, dovrebbero assicurare.

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