Un viaggio drammatico e appassionante, zeppo di emozioni: “La Catania Destrutta di Domenico Guglielmini” è la migliore testimonianza del terremoto della Val di Noto che nel mese di gennaio 1693 ha devastato la Sicilia orientale provocando 60.000 morti e uccidendo un’intera generazione, segnando tragicamente la storia dell’isola. E’ stato il terremoto più forte di sempre in Italia, secondo le ricostruzioni degli esperti che hanno stimato l’intensità della scossa con un dato impressionante, magnitudo 7.3. La scossa è stata seguita da un devastante maremoto che ha interessato tutte le aree Joniche.
E’ merito del giovane catanese Ivan Nicosia, guida turistica e grande appassionato di storia e architettura, se oggi possiamo rileggere “La Catania Destrutta di Domenico Guglielmini“, un saggio edito da Bonfirraro in cui si mescolano scienza, cultura, arte e letteratura.
Domenico Guglielmini era un letterato dell’epoca, e a lui dobbiamo la più straordinaria testimonianza dei danni che quel devastante terremoto provocò in tutta la Sicilia e soprattutto a Catania. Un racconto minuzioso e preciso, che ancora oggi rappresenta un reperto unico per ricostruire quanto accaduto durante e dopo quel terribile sisma. Ma soltanto grazie al libro di Nicosia diventa patrimonio comune, perchè prima era rimasto impolverato nelle biblioteche locali.
Il volume è arricchito dalla prefazione del noto geologo Mario Tozzi.