Il gelo siberiano arriva sull’Italia dopo che il mese di gennaio si è classificato a livello planetario al quinto posto tra i piu’ caldi di sempre con una temperatura combinata della terra e della superficie degli oceani superiore di 0,71 gradi la media del ventesimo secolo. E’ quanto emerge dalle elaborazioni Coldiretti sulla base dei dati del Noaa – National Oceanic and Atmospheric Administration, che rileva le temperature dal 1880. Le temperature dei mesi di gennaio degli ultimi quattro anni si classificano – sottolinea la Coldiretti – tra le cinque piu’ elevate mai registrate dall’Istituto di ricerca a conferma della tendenza al surriscaldamento del pianeta. Le anomalie sono evidenti anche in Italia con un mese di gennaio caldo con temperature massime di 3,3 gradi superiori alla media secondo l’Ucea. Ora con la neve che ha imbiancato il Vesuvio – continua la Coldiretti – il forte e repentino abbassamento della temperatura accompagnato da gelate anche in pianura mette a rischio verdure e ortaggi coltivati in pieno campo e i frutteti pronti alla fioritura. A preoccupare – precisa la Coldiretti – sono i danni alle colture che sono impreparate di fronte al drastico ed improvviso calo della colonnina di mercurio. Nelle produzioni orticole di pieno campo, con temperature sotto lo zero sono a rischio – conclude la Coldiretti – le coltivazioni invernali come cavoli, verze, cicorie e broccoli.