L’osteoartrosi è la malattia articolare più frequente al mondo, colpendo in Italia 4 milioni di persone ed i numeri sono destinati ad aumentare. Parliamo di una malattia degenerativa, progressiva, che colpisce le articolazioni. Tra i fattori implicati nella sua insorgenza: età, sesso (la malattia colpisce prima dei 45 anni più gli uomini, mentre poi diventa più frequente tra le donne), sovrappeso, ripetuti traumatismi e stress legati a determinati tipi di professione o attività sportiva, ereditarietà, presenza di altre malattie reumatiche (es. artrite reumatoide).
I sintomi sono: dolore continuo o intermittente in una o più articolazioni, rigidità articolare al mattino o dopo essere stati seduti a lungo, tumefazione di una o più articolazioni, sensazione di scoscio o rumore di ossa che sfregano tra loro.
In base alla gravità della malattia, il trattamento farmacologico prevede la somministrazione di analgesici semplici, antinfiammatori non steroidei, corticosteroidi, inibitori selettivi della COX-2 e trattamento annuale con acido ialorunico. Consigliati esercizi appositi, eseguiti con l’aiuto di un fisioterapista.
La chirurgia è ben diversificata e serve a trattare pazienti nei quali le restanti terapie non hanno avuto successo (osteotomia per riallineamento dei capi articolari, atrodesi o stabilizzazione articolare, artroprotesi).
La prevenzione passa per il mantenimento del giusto peso, riducendo, se presenti, sovrappeso e obesità, attività fisica, adozione di una postura corretta e di una dieta sana ed equilibrata.