Un buon vino ha bisogno di un ottimo tappo, e imparare a riconoscerlo è fondamentale per capire la qualità di un vino. Il tappo monopezzo è quello utilizzato per i migliori vini, e sarà tanto più importante quanto più a lungo il vino dovrà invecchiare. Il tappo di sughero proviene dalla scorza della quercia, Quercus suber, adulta che viene decorticata ogni 9-12 anni, in particolari mesi che vanno da maggio ad agosto. Il sughero è formato da cellule morte di tessuto legnoso. Le lenticelle, ossia le venature e i pori visibili nei tappi sono i canali che, nella pianta, permettono gli scambi gassosi fra l’interno e l’esterno del tronco. Un difetto del tappo è caratterizzato dalla presenza di queste lenticelle che determinano un eccessiva traspirazione, cosa che per la conservazione del vino non va affatto bene. Quindi, la prima cosa che bisogna notare in un tappo è la sua compattezza e l’assenza quasi totale delle lenticelle.
Un altra caratteristica importante è la lunghezza, i tappi di 5 cm, massimo 6 cm, sono quelli più diffusi nei vini a lungo invecchiamento come Barolo e Brunello. I tappi più corti hanno una durata minore, tuttavia ci sono produttori, anche molto conosciuti, che preferiscono tappi corti ma di grande diametro. Anche la bellezza del tappo è un indice di qualità, infatti molti tappi vengono trattati con perossido di idrogeno per sbiancarli e sterilizzarli, ma molto produttori preferiscono i sugheri al naturale. Un difetto particolare e molto diffuso è l’odore di tappo che si sente una volta aperta una bottiglia, un inconveniente che può accadere determinando un imperfezione della qualità di un vino. L’odore di tappo assomiglia a quello di segatura e impedisce di sentire ogni altro aroma, di conseguenza se il vino è difettoso non rimane altro che buttarlo via, perché aspettare che svanisca è del tutto inutile. Oltre all’odore ci sono altri fattori che possono influenzare la qualità di un vino, come gli inquinamenti del bosco di querce, oppure i processi produttivi o i luoghi in cui è stato conservato il sughero. Anche questi possono rovinare il piacere di un grande vino, nonostante comunque siano meno gravi della puzza di tappo e, per fortuna, spesso diminuiscano con l’ossigenazione.