19 marzo, San Giuseppe: il pane votivo di Salemi

MeteoWeb

Siamo a Salemi, in provincia di Trapani. Proprio qui, nella “città dei pani”, ogni 19 marzo, per la festività di San Giuseppe, si preparano gli altari con il famoso pane votivo di Salemi. Parliamo di una tradizione che, quasi sicuramente, ha origini arcaiche, legata ai culti di fertilità della terra in onore della dea delle messi, Demetra per i greci, Cerere per i romani, in una sorta di connubio, perfettamente riuscito, da paganesimo e religiosità cristiana. Le donne artiste di Salemi si tramandano la lavorazione del pane votivo di generazione in generazione. Tra le forme più rappresentate, forte è il richiamo al risveglio della natura dopo il letargo primaverile, quindi fiori, frutti, spighe di grano. Non mancano animali, luna e sole, simbolo di luce e vita, oltre a chiave, croce, forbici, colomba, palma, pesce, agnello, angelo e,ovviamente, immancabile è il volto di San Giuseppe, la sua barba ed il suo bastone (“a varva e u vastuni”).

Ecco la ricetta per preparare il pane votivo di Salemi: 100 grammi di farina di rimacinato, 3 uova, 150 grammi di burro fuso, 50 grammi di latte, 100 grammi di zucchero, una presa di sale, 20 grammi di lievito di birra, uva sultatina.Mescolate tutti gli ingredienti, aggiungendo il burro fuso alla fine, sino a che l’impasto non risulta elastico. Riponetelo in un contenitore, in un punto caldo della cucina sino a che non raddoppia di volume. Rilavorate il tutto per 5 minuti, facendo i panetti nelle forme che desiderate e infornate, in forno preriscaldato, a 200 gradi per 20-25 minuti circa.

Condividi