Acido folico: quando è importante assumerlo in gravidanza?

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Quando una donna è in stato di attesa è bene considerare e mettere in atto una serie di accorgimenti che possono preservare la salute non solo della futura mamma, ma anche del piccolo.

Una volta scoperta la gravidanza il primo passo da compiere è recarsi dal proprio ginecologo che valuterà lo stato di salute della gestante e prescriverà esami di routine da svolgere durante i nove mesi. Per rilevare la presenza di eventuali anomalie cromosomiche nel feto come la Sindrome di Down, la Sindrome di Edwards o di Klinefelter ci sono esami di screening prenatale come il test DNA fetale. Si tratta di un esame che è possibile svolgere già dalla 10a settimana di gestazione.

Allo stesso tempo è consigliabile mantenersi in forma e seguire una dieta sana in grado di apportare i giusti nutrienti al feto che sta crescendo. Numerose studi hanno dimostrato che la scelta della dieta in gravidanza si ripercuote sulla salute di mamma e bebè1.

I ginecologi consigliano alle future mamme di assumere acido folico. Ma di cosa si tratta?

L’acido folico e i folati sono vitamine del gruppo B1. I folati si trovano in maniera naturale in molti alimenti, mentre l’acido folico è la molecola di sintesi contenuta negli integratori vitaminici e nei cibi arricchiti da queste vitamine. Folati e acido folico sono coinvolti nella sintesi di molecole come il DNA, l’RNA e le proteine2.

Quali sono le origini della parola “acido folico”? Fu l’americano Mitchell ad utilizzare per primo questo termine negli anni Quaranta per indicare delle sostanze efficaci contro l’anemia e contenute nelle foglie di spinaci2.

È bene iniziare il consumo dell’acido folico almeno un mese prima del concepimento se la donna sta programmando la gravidanza e continuare per tutto il primo trimestre della gravidanza3. La carenza di questa vitamina può provocare lo sviluppo di malformazioni neonatali come ad esempio la spina bifida1, ma anche difetti del tubo neurale, malformazioni di labbra e palato e riduzione degli arti2.

La dose di acido folico da assumere e raccomandata dal Network Italiano Promozione Acido Folico è di 0,4 mg al giorno e di 0,5 mg per le donne che presentano rischi maggiori di sviluppo di malformazioni e difetti del tubo neurale.

I folati sono sensibili alla luce, alla cottura, alla conservazione e al calore motivo per cui si consiglia il consumo di frutta e verdura che li contengono quando ancora fresca, cruda o non molto cotta.

L’acido folico è presente in:

  • ortaggi a foglia verde
  • rape
  • legumi
  • cereali
  • fragole
  • carciofi1.

Durante la gestazione, la mamma necessita di un fabbisogno energetico maggiore (200-300 kcal) al dì oltre che di 9 g al giorno in più di proteine. Allo stesso modo cresce anche la richiesta di vitamine e minerali. Per questo motivo si consiglia di coprire il fabbisogno di calcio, ferro, vitamine, acido folico4.

Il sistema di sorveglianza europeo delle anomalie congenite EUROCAT (European surveillance of

congenital anomalies) afferma che ci sono ben 20 malformazioni congenite ogni 1.000 nascite. La normale dieta non basta, è bene dunque consultare il proprio medico che saprà consigliare come assumere acido folico2.

Diversi studi hanno dimostrato quanto sia importante l’assunzione di acido folico in gravidanza proprio per prevenire lo sviluppo di malformazioni neonatali. La riduzione del rischio è del 70% circa2.

Rivolgendosi al proprio ginecologo di fiducia la futura mamma potrà ricevere tutti i suggerimenti utili sull’assunzione dell’acido folico, sui controllo medici da effettuare e sul test di screening prenatale da svolgere come il test DNA fetale.

Per maggiori informazioni: www.testprenataleaurora.it

Fonti:

  1. Mamma e bambino: dal concepimento all’adolescenza – Fondazione Umberto Veronesi – pag.19
  2. Ministero della Salute – www.salute.gov.it
  3. Raccomandazione per la riduzione del rischio di difetti congeniti del Network Italiano Promozione Acido Folico
  4. www.fondazioneveronesi.it
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