Clima pazzo, il monito del premier Gentiloni: “grande preoccupazione per l’Italia”

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Dal punto di vista ambientale, e non solo, “in cima alle preoccupazioni globali c’e’ la questione climatica: abbiamo visto, famiglie e cittadini, direttamente come questa non sia solo una questione globale che riguarda l’Africa o i mari artici ma la questione dei cambiamenti climatici sempre piu chiaramente ha conseguenze visibili e misurabili nel nostro Paese”. Lo dice il presidente del consiglio Paolo Gentiloni intervenendo alla presentazione del rapporto Ispra, oggi alla Camera. “Abbiamo in particolare sperimentato l’alternarsi e il combinarsi assieme di precipitazioni inusuali per violenza e intensita’– sottolinea Gentilonie contemporaneamente periodi di intensa siccita’ nel nostro Paese“. Condizioni, queste ultime, “che hanno fatto decidere al governo svariati stati di emergenza per la questione siccità, da ultimo in Sicilia, ma numerosissimi nell’ultimo periodo“, dice il presidente del Consiglio, verificatisi per di più “contemporaneamente a precipitazioni nevose come quelle del febbraio 2017 con le tragedie che ricordiamo. Questo impegno internazionale deve proseguire. L’Italia nel G7 di Taormina ha fatto il possibile, c’è ancora molto da fare sul piano politico e diplomatico e per ridurre nei singoli Paesi le emissioni che producono il cambiamento climatico“. Nella lotta ai cambiamenti climatici e alle loro cause “ci siamo dati una Strategia energetica nazionale che ha obiettivi ambiziosi– prosegue Paolo Gentiloni, presidente del Consiglio- non se ne parla spesso ma sappiamo quanto siano rilevanti“. Ad esempio c’e’ “il nostro obiettivo di mandare fuori totalmente il carbone dalla produzione elettrica per il 2025“, ricorda Gentiloni. Il nostro Paese, intanto, “e’ gia’ abbastanza avanti sull’utilizzo delle energie rinnovabili, che hanno raggiunto in anticipo l’obiettivo del 2020 per la copertura di oltre il 17% sui consumi finali di energia“, dice il presidente del Consiglio. Insomma, “l’Italia e’ piuttosto avanti su una questione che in molti Paesi europei e’ cruciale“, ricorda Gentiloni, “ad esempio chi ha seguito la formazione del nuovo Governo germana ha notato che il primo tentativo si e’ bloccato su due questioni, e una erano i tempi della decarbonizzazione“.

Sul consumo di suolo “facciamo comunque fatica a imparare la lezione, perché uno dei dati più sorprendenti è il fatto che nonostante la crisi e la consapevolezza ambientale che ha fatto passi avanti enormi, il consumo di suolo continua e questa spinta culturale ha avuto dei risultati, però c’è ancora molto da fare. Questa fotografia testimonia l’impegno delle autorità e la consapevolezza dei cittadini, che ha consentito di fare dei passi in avanti. E contemporaneamente la fotografia ci dice che l’allarme non è cessato e che più che mai ci interpella sul piano globale e locale e che i cittadini hanno ben chiaro questo tema. E’ importante per chi ha responsabilità di governo, a tutti i livelli, per chi ha un ruolo rilevante nella società e nell’economia, che ci sia consapevolezza dell’allarme su questi temi, ma anche dell’enorme opportunità che rappresentano perchè dalla green economy e dall’economia circolare viene una innovazione che può contribuire alla grande sfida del lavoro ed è un settore in cui l’Italia è molto competitiva” ha aggiunto Gentiloni.

Dalla Green economy viene un’innovazione speciale per tanti motivi, e’ un’innovazione che non distrugge posti di lavoro e potenzialmente ne crea” ha detto ancora il Presidente del Consiglio. Quando si pensa all’innovazione si e’ spesso “preoccupati per le minacce ai posti– spiega Gentilonialla quantita’ e qualita del lavoro di fronte all’innovazione, ma la Green economy puo’ contribuire alla grande sfida del lavoro nel Paese, ed e’ un settore nel quale l’Italia e’ molto competitiva“. Insomma, dai temi dell’ambiente deriva “non solo allarme ma anche competitivita‘”, sottolinea Gentiloni.

Dal rapporto Ispra emerge “una foto in chiaroscuro anche sui rifiuti, il nostro Paese è contemporaneamente tra i più avanzati per l’economia circolare, l’utilizzo di materie seconde come prime, ma ancora non sono stati raggiunti i target sulla differenziata, con differenze tra varie parti d’Italia“. Paolo Gentiloni, presidente del Consiglio, lo dice intervenendo alla presentazione del rapporto Ispra, oggi alla Camera. Ad esempio portare il conferimento di rifiuti nelle “discariche sotto il 10% 2035 e’ un traguardo europeo che non sara’ semplicissimo raggiungere“, aggiunge Gentiloni.

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