Congiuntivite allergica: come riconoscerla, curarla e prevenirne l’insorgenza

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La congiuntivite allergica è un’infiammazione della congiuntiva, membrana mucosa che riveste la parte bianca dell’occhio detta sclera e la superficie interna delle palpebre. Tra i sintomi, di certo il più significativo è il prurito, che puòò variare da ore sino a molti giorni. Ad esso di affiancano: gonfiore palpebrale, lacrimazione, bruciore, arrossamento degli occhi. La diagnosi avviene mediante un’accurata anamnesi del paziente,oltre, naturalmente, all’effettuazione di test cutanei (Prick test) e sierologici per la misura della quantità di immunoglobuline lge specifiche nel sangue. Il trattamento, laddove possibile, consiste nella rimozione dell’allergene responsabile del processo infiammatorio e nell’uso topico di colliri, corticosteroidi, decongestionanti, antistaminici, antinfiammatori non steroidei, stabilizzatori dei mastociti e, di supporto, lacrime artificiali, valutando col medico l’ipotesi di una desensibilizzazione specifica, ossia di un vaccino, la cui somministrazione non va mai iniziata nei periodi di fase acuta.

Per prevenire: docciarsi sempre prima di andare a letto, lasciare finestre chiuse per evitare l’ingresso di polini, specie in giornate ventose e secche, viaggiare in auto coi finestrini chiusi, pulire frequentemente i filtri antipolvere, praticare sport al chiuso, non uscire dopo un temporale, prestare attenzione a cani e gatti in casa che, col loro pelo, possono essere veicoli involontari di polline dall’esterno. Occhio alle allergie crociate alimentari. Mantenete una temperatura domestica non superiore ai 20°, un’umidità non superiore ai 40-50 gradi, eliminate i ricettacoli di acari (es. poltrone e divani imbottiti, fiori secchi, tappeti, tende , moquette, carte da parati).

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