“Come se non bastasse il caracal sottoposto agli arresti domiciliari a Milano ora abbiamo anche il cane sottoposto agli arresti in canile perché abbaia troppo. Il cane in questione – spiega l’assiciazione animalista AIDAA – è un MAREMMANO sequestrato ad una coppia di Rovereto. La sua colpa? Abbaiare troppo. E cosi il giudice ha visto bene di “arrestarlo” confinandolo in un canile fino alla fine di aprile quando si terrà il processo nel quale si deciderà il suo futuro e tutto questo accade proprio in concomitanza con la decisione del governo di alzare a quattro anni il limite minimo per entrare in carcere, precludendo di fatto questa possibilità a tutti coloro che vengono condannati per reati contro gli animali compresi, assassini, avvelenatori e torturatori e in concomitanza con la pena ridicola a cui sono stati sottoposti gli assassini del cane Angelo che proprio venerdì hanno iniziato a scontare la loro pena consistente in sei mesi di lavori socialmente utili presso un canile.“
Duro il giudizio del presidente di AIDAA Lorenzo Croce: “Si tratta di un fatto vergognoso – dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA – da una parte si lasciano liberi torturatori ed assassini di animali e dall’altra parte si sequestra un cane perché abbaia, quando l’abbaio è un diritto, e cosa ancora più grave si stabilisce che l’animale deve stare in canile fino alla fine di aprile. Questi fatti – conclude Croce – ci fanno capire che siamo oramai nel paese delle barzellette“.