Nel report “Nevediversa 2018” Legambiente mette insieme 41 buone pratiche, dalle Alpi agli Appennini: l’obiettivo è riscoprire una montagna diversa legata a un turismo invernale dolce, sostenibile e rispettoso della natura, e soprattutto a impatto zero.
Le mete segnalate sono: otto in Piemonte, una in Liguria, tre in Valle D’Aosta, due in Lombardia, due in Veneto, tre in Trentino, due in Alto Adige, quattro in Friuli Venezia Giulia, due in Emilia Romagna e Toscana, quattro nelle Marche, tre in Abruzzo, una in Basilicata, Calabria e tre in Sicilia.
Il turismo sostenibile piace sempre più agli italiani alla ricerca di proposte alternative.
“Il turismo sta cambiando a ritmi vertiginosi. In questi anni si sta registrando un vero e proprio boom per i turismi ambientali – spiega Sebastiano Venneri, responsabile Turismo di Legambiente – e questa dinamica sulla montagna è molto più evidente, un’accelerazione da ricondurre da un lato alla tradizione consolidata in questi luoghi a favore delle pratiche di sostenibilità e dall’altro ai cambiamenti climatici in atto. È fondamentale che l’offerta nel nostro Paese si adegui velocemente a questa forte domanda di nuovo turismo, ne faccia un fattore competitivo in grado di aggiornare le proposte di soggiorno e intercettare segmenti turistici nuovi e più consapevoli”.
Le buone pratiche raccolte da Legambiente dimostrano che “un turismo a impatto zero e di qualità è possibile e lo si può praticare nel pieno rispetto dell’ambiente, senza artificializzare la montagna e sprecare enormi quantità di energia e acqua – conclude Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi Legambiente – Buone pratiche che meritano di essere replicate sul territorio e che ci devono far riflettere anche alla luce dei cambiamenti climatici che stanno rendendo sempre più fragile la montagna, per questo è importante ripensare anche al turismo invernale”.